Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

mercoledì 15 dicembre 2010

IL DECLINO DELLA SOCIETA' ITALIOTA (14/12/2010)



Cordiali lettori del mio blog


Volevo presentarvi un filmato diretto da un videoamatore, che si presenta su youtube con il nick di "soulsell".

In questo pregevole capolavoro di arte amatoriale, a cui darei il massimo dei voti se solo fosse un film, viene spiegato come non mai cosa mai voglia indicare il termine "Italiano".

Innanzitutto possiamo notare un urlante signore sulla cinquantina, incazzato come una jena: un sampietrino ha sfasciato il vetro scuro dello sportello posteriore della sua fantastica Mercedes. Spiega pacificamente che, qualora il sampietrino fosse andato a rovinare sulla testa di qualsiasi altra persona (e soprattutto della signora dalla chioma bionda e dal finto pellicciotto, che potrebbe averlo sposato in virtù di amore autentico come un Rolex venduto nei bassifondi napoletani), "ce sarebbe scappato er morto". Peraltro afferma di essere assolutamente d'accordo con i manifestanti e di avere anche due figli giovani: in realtà ha le bestemmie disegnate sul viso e vorrebbe dar fuoco a tutte le persone attorno, non fregandogliene un cazzo di niente rispetto al danno della sua fantastica botomobile.

A fargli da contraltare c'è la classica giornalista (o per meglio dire "giornalaia") disoccupata, frustrata e con le pezze al culo (non che il sottoscritto non lo sia) che cerca di fare l'avvocatessa del diavolo, per quanto assolutamente conscia della sua battaglia persa. Prova a spiegare la protesta dei giovani e a calmare il signore "che nella vita va a lavorà e non sta a rompe li cojoni ar centro storico" calando la carta della retorica e della demagogia.

Tra "er popolo che je tirerebbe un sampietrino in testa così sente quanto je fa male" si erge a paladino della giustizia un "giovine" esponente che si azzarda a prenderle il microfono e gettarglielo al vento. La nostra giornalaia continua con la sua tesi da finta miserevole condendo tutto di furbizia da arrampicatrice sociale: già si sfrega le mani per possibili discorsi nei centri sociali, piuttosto che per collaborazioni opulente con "unità, manifesti e fatti quotidiani", addirittura possibilità di entrare in politica.

L'attorno si condisce della più straordinaria e grottesca fauna italiota: tre vecchiacci (tra cui uno fashionissimo dall'abbigliamento nero/viola) che ridono "de panza" e sputano veleni contro 'sti gggggiovani, da buoni adepti della Santa Messa delle 11:30. Confidiamo nel Tristo Mietitore e nella sua professionalità.
Poi c'è il classico fattone, ciondolante e fancazzista, da centro sociale, brutto come la morte e che passerà la vita a donare semi inutilmente.

Per lui, così come per il vostro affezionatissimo, il futuro sarà nero come la pece.

Ladies and gentlemen

THAT'S ITALY


VP